Il tressette è uno dei tanti giochi di carte di origini spagnole, venendo in seguito importate in Italia tra Roma e il Sud Italia, come la Calabria per poi diffondersi anche nelle parti balcaniche, di cui un documento chiamato molto antico che ha citato il suddetto gioco è il codice Chitarrella, appartenente al XVIII secolo.
Il gioco viene chiamato così perché si pensava in passato che il valore della carta più alta fosse tre mentre quella più bassa il sette, per un totale di dodici e nonostante il gioco viene cambiato in otto, continua ad essere chiamato tressette.
In questo gioco si possono disputare partite a due, quattro o addirittura otto giocatori. Questo gioco di carte in questione non presenta delle regole fisse, nel senso che può variare in base alla regione in cui si gioca, perciò i giocatori che vogliono giocarci dovranno adattarsi alle regole del posto.
Parliamo di una partita a quattro giocatori, si considera il fatto che, in una tavola, i giocatori devono accomodarsi a croce, cercando di essere posizionati uno di fronte all’altro, formato da due squadre.
Il gioco comincia con un mazziere che spartisce le cinque carte ai quattro giocatori ciascuno in senso antiorario, al fine di arrivare a dieci carte ciascuna.
Il giocatore palo, quello che possiede inizialmente il quattro di denari, inizia il match gettando una carta a caso, mentre gli altri, in senso antiorario, dovranno giocare la carta dello stesso seme, in questo caso quello dei denari.
Il giocatore che butta la carta col seme più alto rispetto a quello del giocatore palo, si prende la vittoria della manche, aiutando la sua squadra. Il gioco prosegue nello stesso modo finché uno dei giocatori non termina le proprie carte in mano.
Nel caso in cui, durante una manche non possiede una carta dello stesso seme, può giocare una carta differente, io personalmente giocherei una carta contenente un valore molto basso perché, in questo modo, non si ha l’agevolazione della presa delle carte, di conseguenza non si guadagnano punti.
Una volta terminate le carte, si passa al punteggio di ciascuna squadra, elencando il valore delle carte raccolte da ogni squadra, terminando con l’arrivare al punteggio prefissato, tipo 11, 21 e 31.
Ovviamente le carte in mano che i giocatori possiedono non devono essere rivelate, per quanto riguardano i punti, il tressette segue un ordine di valore particolare, dal tre all’asso e poi dal Re al quattro.
Quanto al punteggio, si deve tenere presente il conteggio delle carte, di cui l’asso vale un punto, le figure Re, Regina e Fante, il due e il tre valgono 1/3 mentre il quattro, il cinque, il sei e il sette non hanno valore.
Chi raggiunge la soglia di 11 punti, la squadra guadagna così il cappotto, infatti si spiega il motivo per cui i giocatori decidono di giocare a questo gioco prefissando il punteggio a 31 punti, diciamo che in realtà il punteggio massimo è 30, però attraverso delle combinazioni, si può vincere la partita di tressette anche con una sola mano, di conseguenza, si suggerisce di trovare tutti i modi possibili per impedire ai giocatori avversari di vincere in questo modo.
Come detto prima, lo scopo per vincere a questo gioco è agguantare il punteggio prefissato, tipo 41 punti, pertanto, il gioco continua se non si raggiunge la quota minima fissata.
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