Come sappiamo in nemmeno due secoli la tecnologia umana ha fatto balzi da gigante, siamo passati dal girare a dorso di mulo fino a cavalcare razzi spaziali che ci hanno portato sulla luna. Le idee, lo sperimentare ed il migliorare sono componenti fondamentali dell’essere umano e suddette esperienze si applicano in ogni campo, che siano i grandi traguardi dell’ umanità, o il semplice svago del singolo individuo.
Il primo vinile fu il 78 giri nacque poco prima del 1900. Il primo 33 giri o “long playing” fu realizzato dalla Columbia Records il 21 giugno 1948 mentre, un anno più tardi (1949), la RCA rispose dando alla luce il primo singolo a 45 giri. Quasi paradossalmente però, prima di questi ultimi due nacque il “picture disc”, ossia un disco dove, al posto del comune microsolco di vinile nero, vi � riportata un’immagine, foto o disegno che sia, su carta sigillata dal vinile trasparente sul quale sono incisi i solchi.
Quanti di voi ricordano i vinili? Dubito che i ragazzi delle nuove generazioni sappiano cosa sono se non per conoscenza tramandata ma probabilmente non ne hanno mai visto uno. Bene oggi faremo un tuffo nei ricordi per vedere come si sono evolute nel tempo le piattaforme per ascoltare la vostra musica preferita.
Il vinile ed i dischi di gommalacca prima di lui potevano contenere una quantità minima di tracce audio, si parla di circa 30 minuti di ascolto per lato, poiché le tracce erano incise fisicamente sul disco e lo spazio era molto limitato. Fra gli anni 70 e 80 c’è stato il boom delle musicassette a nastro magnetico, una tecnologia più compatta ed avanzata che ha permesso il diffondersi di lettori portatili, i walkman, che hanno segnato almeno un paio di generazioni fino a metà degli anni 90.
Poi siamo passati a compact disk o cd, piattaforme su cui le tracce audio veniva incise tramite un laser e che dagli anni 90 in poi hanno sostituito completamente le musicassette. Lo sviluppo dei nuovi formati digitali ha portato ad una compressione sempre maggiore delle tracce consentendo quindi di aggiungerne moltissime su cd e dvd, in particolare grazie al formato mp3. Ma quando anche i cd e dvd non bastavano più per dimensioni, abbiamo creato i lettori mp3, dedicati appunto a leggere quel formato specifico di file.
La capienza delle memorie si è evoluta col tempo ed ora possiamo portare con noi un’ intera discografia in un piccolo oggettino lungo a malapena 4 centimetri o addirittura dentro i nostri smartphone. Molti nostalgici tutt’ora preferiscono sentire l’odore e la ruvidità del vinile fra le mani quando scelgono di godersi una bella melodia, mentre altri vogliono avere tutte le loro canzoni sempre con sè…la scelta come sempre è vostra, la cosa importante è non smettere mai di ascoltare musica.