WhatsApp è tra le più note e utilizzate applicazioni di messaggistica istantanea. Ad oggi, infatti, si conterebbero più di due miliardi di utenti attivi ogni mese, un numero stratosferico, oltre che in crescita.
Come qualsiasi altra applicazione, anche WhatsApp è soggetta ad aggiornamenti con cadenza variabile. In ordine di tempo, un update di particolare interesse è quello eseguito dal 1° novembre.
A fronte di una problematica tecnica, Meta, l’azienda a capo del servizio (di proprietà di Mark Zuckerberg), ha optato per una “risoluzione drastica”. Esaminiamola nel dettaglio.
I modelli a rischio di incompatibilità
A partire dal 1° novembre 2021, WhatsApp terminerà di funzionare su diversi dispositivi elettronici. I modelli a rischio sono diversi: in sostanza, qualsiasi smartphone con sistema operativo Android alla versione 4.0.4. E precedenti, logicamente.
La versione qui citata è ritenuta obsoleta. Basti pensare che Google la rese disponibile tra il 2010 e il 2011: più di 10 anni fa!
La novità era già annunciata, ed è stata introdotta per permettere all’applicazione di lavorare in maniera più performante. Tutto ciò, però, è stato reso possibile abbandonando la versione suddetta.
Ad oggi, gli utenti che fanno uso del sistema operativo citato, alla versione su indicata, dovrebbero essere pochi. Ciò ha “facilitato”, in un certo senso, la scelta di Meta, che ha optato per l’abbandono di Android 4.0.4.
La pratica verrà adottata anche in futuro, per una semplice questione di cambiamento dei tempi: è il nuovo che avanza.
Perché WhatsApp non funzionerà più su alcuni modelli
Ma, nel dettaglio, quali sono le motivazioni alla base della scelta di Meta?
Come anticipato in precedenza, la decisione da parte dell’azienda è figlia del progresso informatico. La nuova versione di WhatsApp richiede caratteristiche che, di fatto, non sono rese disponibili nei dispositivi di vecchia generazione. Ciò vale sia sul piano hardware che sul piano software.
La problematica tecnica emersa, relativa all’incompatibilità tra l’applicazione e la versione 4.0.4 di Android, ha spinto Meta a un cambio di rotta: stop al supporto dell’app sulla versione citata. Una decisione irreversibile, che avrà effetto sui modelli di smartphone più antiquati.
Le conseguenze della mossa di Meta si potranno osservare tentando un aggiornamento dell’applicazione. Nel caso in cui lo smartphone, una volta aggiornata l’app, non garantisca il funzionamento di WhatsApp, non vi saranno alternative: l’applicazione non sarà più supportata.
A fronte di una simile eventualità, gli utenti si troverebbero costretti a puntare su un servizio differente. Se invece si desidera continuare a utilizzare WhatsApp, non vi è altra soluzione se non quella di acquistare uno smartphone più recente, che supporti l’ultimo aggiornamento.
Date e tempistiche del termine del funzionamento
Detto ciò, diamo un’occhiata alle tempistiche dell’aggiornamento, per mettere in guardia gli utenti dell’applicazione.
Come citato in precedenza, l’update è stato introdotto a partire dal 1° novembre. Ciò significa, di fatto, che da quella data si sono certamente verificati dei primi “down”, interruzioni del servizio sugli smartphone più antiquati.
Qualsiasi dispositivo supportante Android 4.0.4 sarà stato investito dalla novità, senza possibilità di scampo.
E per chi ha perso i propri dati? Cosa ne è delle conversazioni salvate nell’applicazione?
Se l’utente, nel corso degli anni, non ha provveduto a effettuare i backup con frequenza variabile, le conversazioni – e con esse i dati annessi – saranno perdute. Da ciò deriva l’importanza della funzione: eseguire un backup significa avere la certezza che i propri messaggi non vengano persi, specie quando si deve far fronte alle necessità qui descritte.
Alla luce di quanto riportato, un’ottima idea è quella di impostare l’esecuzione automatica del backup, funzione già supportata nell’applicazione.