Partiamo da un concetto di base e soprattutto importante: quando si è studenti, è fondamentale crearsi un buon piano di studi affinché ci si possa organizzare al meglio per evitare di arrivare all’ultimo minuto e non essere pronti per l’esame o l’interrogazione.
Quante volte, infatti, sarà capitato di ritrovarsi a studiare di notte, o comunque troppe cose improvvisamente e non ricordare poi nulla entrando così ancora più in ansia; del resto il cervello umano è programmato per ricordare un’infinità di cose e concetti, ma bisogna dargli il tempo per elaborarli e ricordarli.
Diciamo che per quanto riguarda lo studio, non esiste un metodo completamente giusto o sbagliato circa il “quando” studiare, poiché ognuno trova il proprio metodo e la propria andatura.
Tuttavia, vi sono degli studi che forniscono preziosi consigli in merito a quello che andrebbe fatto per ottenere migliori risultati.
Infatti, Andrew J. Fulgini, un ricercatore della University of California, ha pubblicato un elaborato sulla rivista Child Development, in cui afferma che studiare di notte potrebbe rivelarsi controproducente se non si hanno determinate tecniche di approccio.
Anche Johannes Holz sosteneva questa tesi, affermando inoltre che tutto ciò che richiede l’utilizzo della memoria dichiarativa (ad esempio, il testo di una canzone, un numero, un testo o una poesia) si memorizza meglio al mattino presto dopo una bella e rigenerante dormita.
Come accennato poc’anzi, questa teoria non è una regola perché ci sono persone che preferiscono lo studio notturno piuttosto che fare le maratone la notte prima di un esame.
Per riuscire a studiare di notte in maniera proficua, basterà dunque seguire dei corsi appositi, come quelli proposti dal portale www.memosystem.it che vi aiuteranno ad acquisire le giuste tecniche.
I consigli per studiare di notte
Va ribadito che stare svegli per tutta la notte e presentarsi ad un esame senza aver dormito non è sicuramente una buona scelta: è consigliabile dormire almeno 3 ore prima della sveglia.
Sappiamo tutti quali sono gli “effetti collaterali” della perdita di sonno: mal di testa, stanchezza e spossatezza, occhi pesanti e gonfi proprio perché dormire è una tappa fondamentale per ogni essere umano.
Inoltre, il riposo notturno serve anche per immagazzinare meglio ciò che si è appena studiato.
Quindi, è bene studiare di notte purché si accantonino libri e appunti per le ultime tre ore, che sono da dedicare al riposo, ovvero dormire senza pensieri altrimenti risulterà tutto vano.
Altro valido consiglio è quello di preparare una cena leggera e sana sicuramente se si è appena trascorsa una giornata pesante e magari senza aver pranzato, si arriverà alla cena affamati più che mai.
Ma la cosa più sbagliata che possiamo fare è abbuffarci e appesantirsi con molto cibo o cibo insano, se lo scopo è quello di studiare anche la sera e la notte.
Il motivo sta nel fatto che mangiare troppo la sera causa sonnolenza e quindi studiare risulterà un’impresa ardua.
Questo processo è fisiologico e avviene perché la digestione richiede molte energie che automaticamente verranno meno per svolgere altre attività.
Si consiglia dunque di fare un pasto leggero e se proprio viene fame nelle ore successive si potrà optare per degli snack.
Anche la posizione corretta per studiare è importante dal momento che, soprattutto la sera, si avrebbe la voglia di mettersi nel letto o sul divano per leggere e apprendere, ma non funziona, anzi.
Anche in questo caso si andrà in contro solamente alla sonnolenza, quindi la miglior cosa è stare seduti con la schiena dritta su una sedia di fronte alla propria scrivania.
Attenzione, è importante anche prediligere una buona fonte di illuminazione in quanto, essendo notte, non si potrà beneficiare della luce naturale.
Infine, optare per una luce accesa e forte poiché una soffusa farà solo addormentare.
Importante è anche concedersi una pausa ogni ora, darà la possibilità al cervello di riposare e, nello stesso tempo, di assimilare ciò che ha appena appreso.
Può anche essere buona cosa fare una doccia veloce, ovviamente non calda perché con la stanchezza in corso si concilierà il sonno.
Per quanto riguarda l’assunzione di caffè e integratori alimentari anche se il primo ha molte proprietà rigeneranti non bisogna abusarne.
Il farmacologo e nutrizionista (nonché professore del Dipartimento di farmacologia, chemioterapia e tossicologia medica dell’Università di Milano) Michele Carruba, ha affermato che il caffè e tutte quelle bevande che contengono stimolanti vanno consumate con parsimonia ed estrema cautela, specialmente per studiare di notte.
Il caffè è ottimo al risveglio e per stimolare quando si è giù di corda, ma durante la giornata non è necessario e soprattutto si potrebbe andare incontro a delle conseguenze non da poco: tachicardia, palpitazioni, aumento dello stress e nervosismo.
È importante ribadire che ognuno di noi ha un proprio metodo di studio e un momento della giornata che preferisce e non esiste un metodo o un “quando” migliore rispetto ad un altro; certamente, se si opta per studiare di notte è bene tener presente quanto si è affermato.