Fare il testimone di nozze non significa soltanto curare il proprio look ed occuparsi di organizzare gli addii al celibato o al nubilato. Quello del testimone è un compito ricco di responsabilità, considerato che in assenza dei testimoni la cerimonia non può neanche avere luogo: sia nel caso del rito religioso che di quello civile, infatti, è necessaria la presenza di un testimone per ognuno degli sposi, al fine di rendere legale l’unione. Questo perché i testimoni sono le figure che attestano l’avvenuta formalizzazione del matrimonio e la sua regolarità. Testimone nozze requisiti, quali deve avere?
Testimone di nozze: i requisiti richiesti per il rito civile
La scelta dei testimoni è un passaggio fondamentale per i futuri coniugi e questa andrà comunicata ai diretti interessati con un buon anticipo. Sia nel caso si opti per un rito civile che per una cerimonia religiosa, i testimoni dovranno essere almeno uno per ciascuno degli sposi, purché sempre in numero uguale. Generalmente, ognuno degli sposi è chiamato a scegliere due testimoni, sebbene tale regola non valga per chi celebra il proprio matrimonio presso la Casa Comunale, all’interno della quale i testimoni devono essere obbligatoriamente due. Soltanto i matrimoni civili officiati al di fuori del Municipio possono annoverare quattro testimoni (due per ciascun membro della coppia). Il testimone di nozze dovrà possedere fra i propri requisiti i regolari diritti civili e dovrà essere maggiorenne. Alla fine di ciascun rito civile che abbia regolare validità, l’Ufficiale di Stato scelto per presenziare alle nozze è chiamato a leggere gli atti previsti dalla legge e farli firmare sia agli sposi che ai due testimoni, la cui presenza ha valore esclusivamente giuridico.
Fare il testimone ad una cerimonia religiosa
Al contrario di ciò che molti pensano, un testimone di nozze non deve aver ricevuto obbligatoriamente ciascuno dei sacramenti cattolici. Battesimo, comunione e cresima, infatti, sono requisti richiesti unicamente alle madrine e ai padrini di battesimo e cresima. Anche il non essere divorziati è una condizione che non costituisce nessun obbligo per il testimone, che non è chiamato a fornire alcun elemento circa la propria vita privata e al quale non è richiesto di essere credente. Pur trattandosi di un matrimonio religioso, infatti, il ruolo del testimone è esclusivamente giuridico. Esattamente come per il matrimonio civile, pertanto, i requisiti richiesti al testimone riguardano esclusivamente la maggiore età ed il possesso della cittadinanza italiana, oltre alla regola che prevede che egli sia capace di intendere e volere, considerato il dovere di testimoniare circa il libero consenso degli sposi all’unione. L’articolo 1108 del Codice di Diritto canonico prevede che siano validi tutti i matrimoni celebrati davanti a due testimoni. Costoro dovranno essere entrambi presenti e officiare alla manifestazione del consenso degli sposi, al fine di garantire la regolarità della celebrazione. Per qualsiasi tipo di informazione e curiosità relativa all’universo del matrimonio è possibile scorrere le pagine del portale più accreditato del web in fatto di unioni, diciamocisi.it.
2 commenti
Desidero sapere cosa, avendo letto un annuncio, dove una coppia di toscani, affermano di contrarre matrimonio civile in Sicilia, chiedono a due sconosciuti del luogo di far loro da testimoni, dietro compenso. Io ho risposto dicendo loro che mi sarei offerta a titolo gratuito, ma loro insistono di dovermi donare un piccolo compenso per il disturbo. Detto ciò a cosa vado incontro facendo da testimone a due sconosciuti? Grazie.
Buongiorno un informazione. Ma quindi per fare il testimone di matrimonio con rito civile serve la cittadinanza italiana o basta il permesso il soggiorno?
Buona giornata 😊