L’alluminio ha una gamma eccezionalmente ampia di capacità, proprietà, caratteristiche fisiche, chimiche e meccaniche, che si manifestano attraverso un ampio numero di leghe. Per iniziare subito con qualche dato tecnico alla portata di tutti, possiamo dire che l’alluminio ha un peso specifico molto basso, infatti è appena un terzo di quello del ferro. Può essere facilmente sagomato, laminato, trafilato e saldato dimostrandosi ideale per l’edilizia e per l’impiantistica in generale. Si pensi che viene utilizzato moltissimo nell’impiantistica rinnovabile in quanto, in condizioni di carico, una struttura in alluminio ha un allungamento elastico tre volte maggiore rispetto ad una in ferro.
Grazie alla sua stretta affinità chimica con l’ossigeno, la superficie fisica del metallo è permanentemente coperta con uno strato di ossido di alluminio, che è un modo molto efficace per prevenire l’ulteriore corrosione. È questa proprietà che rende l’alluminio molto popolare nell’edilizia, nell’ingegneria navale e nel settore dei trasporti (automobili, treni, aeromobili). Il suo costo di manutenzione pressoché nullo in combinazione con il suo peso specifico ridotto, rende l’alluminio la scelta ideale per tantissimi progetti in questi particolari ambiti dove sono ampiamente apprezzate queste caratteristiche.
Bisogna anche ricordare che l’alluminio è un buon conduttore termico ed elettrico, non può essere magnetizzato o bruciato. Proprio quest’ultima caratteristica è considerata essenziale per applicazioni speciali, come l’elettronica e le costruzioni marittime (in particolare le piattaforme petrolifere). Non è tossico, pertanto viene adoperato anche nel settore alimentare come alternativa agli imballaggi realizzati in materie plastiche, in quanto è riciclabile al 100% molto più facilmente.
Nei tempi antichi, le argille di ossido di alluminio venivano utilizzate nella concia delle pelli, nel pronto soccorso, nella tintura dei tessuti e nella protezione dal fuoco. Questi importanti traguardi si sono verificati dopo vari passaggi e scoperte come quella dell’ingegnere austriaco Karl Josef Bayer nel 1887 che sviluppò un processo chimico mediante il quale si scoprì come l’allumina (ovvero l’ossido di alluminio) può essere estratta dalla bauxite, un minerale di alluminio diffuso e naturale.
Volendo considerare anche l’impatto economico, l’industria dell’alluminio contribuisce con oltre 200 miliardi di euro alla sola economia occidentale dando lavoro ad oltre un milione di persone. Forte, leggero e riciclabile, alluminio è il materiale adatto per soddisfare le esigenze e le sfide del 21° secolo.
Proprio sul riciclaggio si dibatte maggiormente negli ultimi periodi. Infatti il riciclaggio dell’alluminio consente di risparmiare oltre il 90% dei costi energetici richiesti nella produzione primaria. L’alluminio è riciclabile al 100%, rendendo il metallo uno dei più riciclabili di tutti i materiali ad oggi impiegati nei vari settori merceologici. L’alluminio riciclato, infatti, mantiene le sue proprietà a tempo indeterminato. L’infrastruttura di riciclaggio del settore è matura, redditizia e adatta ai prodotti ad alta intensità di alluminio. Oltre il 70 percento dell’alluminio prodotto dall’inizio del settore è stato riciclato ed è oggi in uso. Uno straordinario esempio di applicazione pratica di questo metallo ce lo fornisce la Ford che ha prodotto il Pick-Up F-150 interamente in alluminio nel 2015. Il mezzo ha perso 700 kg e questa riduzione di peso consente un notevole risparmio in termini di consumo di carburante ma non sono, contribuisce a ridurre i costi operativi complessivi ed ha ripercussioni positive su tutto l’indotto.
Insomma, possiamo dire che il segreto dell’alluminio sta nella chimica. L’alluminio puro viene miscelato con altri elementi per creare leghe ad alta resistenza . Gli additivi comuni usati per aumentare la resistenza e la formabilità dell’alluminio includono silicio, magnesio e rame. Le leghe di alluminio-zinco sono alcune delle leghe più forti disponibili oggi e sono comunemente utilizzate nell’industria automobilistica e aerospaziale. Può essere ulteriormente rinforzato attraverso la lavorazione : laminazione a caldo o laminazione a freddo. Alcune leghe sono rese più forti dal trattamento termico seguito da un rapido raffreddamento. Non ci meravigliamo che negli anni la sua applicazione sia esponenzialmente cresciuta e che riscuota sempre più successo anche in ambiti nuovi e nella vita di tutti i giorni, questo grazie soprattutto alla qualità della ricerca che ha saputo trarne benefici.