L’Italia è il Paese europeo col più alto tasso di motorizzazione in Europa: 63 auto ogni 100 abitanti.
Ecco perché aprire un’officina meccanica può rivelarsi un business molto remunerativo.
Prima di aprire un’officina occorre avere le competenze giuste per la riparazione dei veicoli.
Potrebbe sembrare scontato, ma bisogna essere certi di saper gestire da soli anche problemi complessi, talvolta di più veicoli in una volta.
Sono importanti le competenze tecniche, ma anche alcune cosiddette soft skills, ovvero quelle trasversali: problem solving, lavoro in team, comprensione delle richieste del cliente e buona comunicazione, capacità di rendere efficienti gli acquisti delle forniture e degli strumenti, capacità di scegliere bene i propri collaboratori.
Sono tutte capacità che non si acquisiscono con lo studio, ma che si guadagnano sul campo.
Cosa riparare un auto?
Bisogna decidere, poi, se si ripareranno solo automobili, o anche mezzi pesanti, moto, motocicli e biciclette.
Non è banale: ognuno di questi veicoli ha caratteristiche a sé stanti e saperne riparare uno non implica di saperlo fare con gli altri.
Che titolo di studio occorre?
Avere un titolo di studio adeguato è importante, perché è il requisito che permette l’apertura dell’impresa.
Si ottiene con un diploma tecnico-professionale oppure con corsi di formazione professionali erogati da enti accreditati presso le Regioni.
Occorre, tuttavia, anche l’esperienza: è un campo in cui si impara più esercitandosi che studiando sui libri.
Qual è l’iter da seguire?
L’iter burocratico è lo stesso per l’avvio di ogni attività di impresa, dall’apertura della partita Iva, agli adempimenti di iscrizione ai registri della Camera di Commercio.
Ci sono vari sportelli di tali enti che guidano passo passo verso la creazione d’impresa: è utile consultarli più volte per comprendere bene tutti i passaggi, anche se ci affida, poi, a un professionista (ad esempio un commercialista) per farsi aiutare.
La sicurezza: un aspetto fondamentale
Rispetto ad altre attività, comunque, un occhio di riguardo va prestato alla sicurezza: essendo una professione potenzialmente ad alto rischio, è fondamentale rispettare tutte le normative a riguardo, sia per i lavoratori, sia per i locali.
Occorre dotarsi anche di opportuni strumenti assicurativi, oltre che di tutto il vestiario idoneo.
L’investimento iniziale
Rispetto ad altre imprese, inoltre, la richiesta di investimento iniziale è piuttosto elevata. Infatti, occorre non solo trovare uno spazio adeguato ad ospitare i macchinari e i mezzi da riparare, ma anche dotarsi di strumenti adeguati, moderni ed efficienti.
Postazioni con ponti sollevatori, un paio di kit di strumentazioni complete, cabine per la verniciatura, kit di pezzi di ricambio base, di pneumatici: si possono ottimizzare i costi e, per alcune cose, ricorrere al mercato dell’usato, ma resta il fatto che non si può risparmiare sulla sicurezza e sull’efficienza dei macchinari.
L’aggiornamento professionale
Un altro aspetto rilevante riguarda l’aggiornamento professionale: è un campo in cui è fondamentale rimanere sempre informati sulle nuove normative e sulle più moderne tecnologie utilizzate.
A riguardo esiste un Forum per gli addetti ai lavori, sul quale è possibile acquisire tutte le ultime novità di settore.
La scelta dei fornitori
Anche la scelta dei fornitori deve essere attenta: occorre privilegiare quelli che possono fornire i ricambi nel tempo più celere possibile, per minimizzare il disagio del cliente e fidelizzarlo.
Competenza, cortesia, efficienza e un buon rapporto qualità prezzo sono gli strumenti vincenti per avviare un’autofficina di successo ed arrivare, perché no, ad espandersi e ad ottenere ottimi guadagni.