Le assicurazioni professionali: un obbligo legislativo
È ormai obbligatorio per i professionisti che svolgono la propria professione in maniera autonoma, indipendente cioè da enti terzi pubblici o privati, stipulare un’assicurazione volta alla tutela del proprio operato professionale e della propria clientela. Tra i professionisti interessati da questa riforma di legge risalente all’estate 2012 (per la precisione al Dpr 137/2012, varato all’interno della Riforma delle Professioni) ci sono anche gli avvocati, per i quali tuttavia l’obbligo di assicurazione è slittato per decreto all’estate del 2014. Mentre inizialmente, infatti, anche gli avvocati avrebbero dovuto contrarre la polizza assicurativa RC entro il 15 agosto del 2013, oggi hanno tempo fino alla prossima estate: più precisamente, fino al 13 agosto 2014, termine ultimo per mettersi in regola.
A cosa serve la polizza assicurativa per gli avvocati
L’assicurazione professionale per avvocati obbligatoria – così come quella per altre professioni (architetti, ingegneri, commercialisti, eccetera) – ha come finalità principale quella di coprire i costi e gli oneri derivanti da potenziali errori commessi nell’esercizio della propria professione; serve cioè a risarcire chi viene danneggiato dall’operato del professionista, il quale a sua volta vedrà coperte le spese giudiziarie e tutto quanto sarà legato alla propria difesa. La Polizza RC professionale, dunque, protegge i clienti ma anche i professionisti iscritti ai vari Ordini Professionali da tutti i danni colposi e personali. Restano al di fuori della copertura assicurativa tutte quelle sanzioni applicare direttamente al singolo professionista.
Gli obblighi dell’avvocato professionista
Quando viene a contatto con un nuovo, potenziale cliente, l’avvocato è tenuto a informarlo in maniera particolareggiata circa la propria polizza: deve cioè comunicargli gli estremi e i relativi massimali contrattati quando ha stipulato l’RC professionale. Sia gli estremi che i massimali, infatti, variano a seconda della polizza scelta, così come variano le franchigie, i margini di copertura dei rischi e gli eventuali scoperti: si tratta di opzioni che vanno definite singolarmente quando si sceglie la compagnia assicurativa e la tipologia di polizza. È importante sottolineare che non tutti gli avvocati sono obbligati a stipulare una polizza RC entro il 13 agosto 2014, ma solo quelli che lavorano per conto proprio, ossia non all’interno di studi associati. Per gli avvocati associati, infatti, a stipulare la polizza deve provvedere lo Studio Associato o la Società per cui essi lavorano.
Cosa copre nel dettaglio l’assicurazione professionale per gli avvocati?
La polizza obbligatoria stipulata dagli avvocati è fondamentale nel caso in cui al professionista vengano chiesti risarcimenti in merito a danni o eventuali illeciti commessi durante l’esercizio della propria professione. In questa professione, i risarcimenti vengono chiesti soprattutto per inadempimenti formali come ad esempio aver ritardato – oppure omesso – il deposito di atti ufficiali, aver perso o distrutto inavvertitamente documenti importanti per il cliente e/o la causa da questi intrapresa, oppure aver reso nulli per motivi diversi gli atti del processo. Come tutte le assicurazioni, anche le polizze RC professionali hanno una durata specifica: la loro copertura, infatti, è relativa ai fatti avvenuti nel periodo in cui la polizza era valida; non ha cioè effetto retroattivo, né può coprire quanto avvenuto a polizza ormai scaduta o da rinnovare.