Da che esiste e fino a che esisterà l’esigenza di avere un tetto sopra la testa e un posto da poter chiamare casa, quella dell’agente immobiliare è una figura inossidabile. Se molti occupazioni risultano minacciare o messe in crisi dall’affermarsi di una tecnologia sempre più diffusa e di pronto consumo, l’agenzia di intermediazione immobiliare ha trovato in essa nuovi canali di sbocco nonché un mezzo di adattamento all’evoluzione dei tempi.
Tuttavia non è tutto oro quel che luccica e questo tipo di impiego è tutt’altro che alla portata di tutti. Soprattutto quando si tratta della parte gestionale, le competenze che si devono possedere e i compiti da svolgere sono molti e tra loro assai variabili.
Prima di tutto, proprio per l’assodata solidità del settore, la concorrenza è davvero importante e decisamente accanita. Ma non solo occorre destreggiarsi tra i propri competitors, spesso sono proprio gli stessi clienti ad essere assai ostici; del resto quello della ricerca della casa può essere un processo estenuante, in grado di protrarsi nel tempo e anche di concludersi con un nulla di fatto.
In qualsiasi campo di operi, per distinguersi dalla massa e far fiorire i propri affari è richiesto impegno e sacrificio, ma per quanto riguarda il settore immobiliare nello specifico le cose appaiono particolarmente complesse: affinché l’attività risulti redditizia, è indubbiamente necessario avere le capacità di confrontarsi con individui sconosciuti, saper cogliere le loro diverse esigenze e necessità, nonché in definitiva essere in grado di soddisfarle al meglio. Per evitare quindi un’infruttuosa messa a disposizione del proprio tempo è necessario in tal senso accertarsi di possedere le qualità del buon venditore e imbonitore.
Non solo lavoro di scrivania, essere attivo nella gestione di un’agenzia immobiliare significa essere inoltre spesso in movimento, in giro per la città e reperibile per visite e sopralluoghi di persona. Insomma anche una carta resistenza fisica risulta indispensabile.
Se quelli appena richiamati appaiono essere gli aspetti più evidenti coinvolti nella direzione dell’agenzia, non sono tuttavia gli unici o i più rilevanti. Appena si entra nel vivo del settore appare evidente quanto competenze legislative, conoscenza pratica delle norme e dimestichezza con il mondo dei contratti (sia d’affitto che di vendita) rappresenti probabilmente il vero hard core dell’attività. A cui vanno sommate anche vere e proprie abilità contabili.
Nel destreggiarsi in tale pluralità di nozioni ed impegni, ecco che avvalersi di validi collaboratori di fiducia è una scelta irriducibile al fine di provvedere alla gestione di qualunque di queste realtà, anche la più contenuta. La figura dell’agente immobiliare è assai delicata, a metà tra l’interesse del proponente e quella del destinatario, deve poter godere della fiducia di entrambi e allo stesso tempo perseguire anche i il proprio tornaconto economico: il tutto richiede un equilibrio tale da necessitare di anni e anni al fine di poter essere conseguito e consolidato. Tant’è che chi decide di affiancarsi di aiutanti alle prime armi potrebbe trovare difficile delegare a questi da subito intere pratiche.
Qualora manchi un vero stretto collaboratore è comunque necessario delegare almeno gli aspetti più pratici del mestiere.