il processo che porta la cannabis alla sua consumazione non si conclude con la raccolta, bensì per poterne usufruire bisogna lavorare il prodotto essiccandolo adeguatamente per evitare la formazione di muffa e altre scorie capaci di rovinare la canapa. Facendo ciò, si ottiene un prodotto migliore sia dal punto di vista del sapore che dal punto di vista della qualità degli effetti che esso provoca.
Che cos’è la cannabis?
Prima di parlare del suo processo di essiccazione, è giusto comprendere al meglio cosa sia effettivamente questa cannabis senza dare per scontato che tutti già lo sappiano.
La canapa non è una droga come generalmente si pensa, bensì la pianta da cui, tramite determinate lavorazioni (tra cui l’essicazione di cui tratteremo dopo), vengono estratte differenti sostanze tra le quali si possono trovare alcune droghe (l’esempio più lampante è certamente la marijuana, conosciuta in tutto il mondo).
Che cos’è il processo di essiccazione?
Una volta raccolte le cime fresche della cannabis, esse si fanno essiccare per far si che contengano la minor percentuale di umidità possibile in modo da essere fumate o vaporizzate correttamente senza che si vada a perdere sapore e qualità della sostanza.
Perché bisogna essiccare la cannabis?
Far essiccare i fiori ottenuti dalla cannabis fa si che avvengano diverse funzioni importanti che mirano a migliorare la qualità e la durata dell’effetto e della conservazione del prodotto finale.
Le cime di questa sostanza, subito dopo il raccolto, possiedono al loro interno ancora una percentuale significativa di umidità che deve essere trattata prima di poter fumare il prodotto.
CI sono diversi motivi a causa dei quali è necessario trattare questa umidità; in primis, fumare le cime fresche comporta il consumo di un prodotto amaro e con poco sapore che, per di più, è difficile da accendere proprio a causa del umidità presente al suo interno.
La rimozione aiuta ad attenuare l’amarezza e a far risplendere il profilo terpenico della cima. Essa si compie posizionando le cime su degli stendini o mettendo direttamente i rami in un essiccatoio, così da far si che la percentuale all’interno scenda di un considerevole 10%-15%. Questo processo elimina l’umidità presente nella parte più esterna del fiore, mentre per rimuoverla completamente si utilizza un altro metodo di lavorazione definito con il termine di concia.
In secondo luogo, batteri e funghi prolificano e prosperano in condizioni di buio e umidità. Essiccando al meglio le cime ridurrai sensibilmente la possibilità che questi batteri generino muffa, qualità che ovviamente è dannosa per l’organismo se dovesse venir fumata.
Qual è il modo migliore per essiccare la cannabis?
Per far si che le cime si secchino uniformemente bisogna far in modo che l’aria possa entrare in contatto con tutti i lati del fiore.
Il metodo più funzionale esistente è appendere i rami tagliati e puliti oppure, nel caso si lavori direttamente sulle cime singole, porli su griglie di essiccazione. Ovviamente, nel caso vengano utilizzate le griglie, bisogna assicurarsi di capovolgere le cime regolarmente per far si che esse non si appiattiscano solo su un lato.
Quanto tempo ci vuole per essiccare la cannabis?
Diversi fattori influenzano la tempistica di essicazione del prodotto.
In primis, le dimensioni del prodotto da trattare; infatti, le cime più grandi ci metteranno più tempo per seccarsi rispetto a quelle più piccole, mentre i rami più grandi avranno più umidità da eliminare in confronto a rami più piccoli.
È importante far attenzione anche il modo con il quale viene effettuata la raccolta delle cime, questo processo è detto trimming.
Infine, influenzano il tempo di essiccazione anche la temperatura, l’umidità ed il flusso d’aria del tuo spazio di essiccazione.
Valutati questi fattori, generalmente, il processo di essiccazione può durare in media da un minimo di sette giorni fino ad un massimo di dodici. Durante questo periodo, le cime perderanno molta acqua mentre le loro dimensioni e il loro peso diminuiranno.
Esse saranno pronte per il consumo quando saranno così fragili da essere spezzate con un piccolo bastoncino di legno; infatti, se esso si romperà le tue cime sono pronte per la consumazione, in caso contrario invece necessiteranno di ulteriore tempo.
In conclusione, esistono diversi passaggi che bisogna compiere per lavorare ed essiccare al meglio la sostanza, a partire dalla raccolta fino al suo consumo. Siamo riusciti a trattare nel dettaglio l’essiccazione che aumenta la qualità del prodotto finale ma che, però, non è l’unico metodo usato per la lavorazione della cannabis.
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