Strutture ricettive extralberghiere

Quando si parla di strutture ricettive, si fa riferimento a esercizi che erogano servizi destinati all’ospitalità degli utenti.

Questa definizione raccoglie attività di vario tipo, una prima macro-distinzione, regolamentata dal D.Lgs. 79/2011, individua almeno quattro differenti tipologie:

  • strutture ricettive alberghiere e paralberghiere;
  •  strutture ricettive extraalberghiere;
  • strutture ricettive all’aperto;
  • strutture ricettive di appoggio o supporto.

In questo articolo verrà esplorata, in particolare, la categoria delle strutture ricettive extraalberghiere, che come vedremo è molto articolata.

Le strutture extralberghiere: tipologie e caratteristiche

Quando parliamo di strutture extralberghiere facciamo riferimento a una serie di attività differenti, accomunate dallo scopo di accogliere ospiti per soggiorni di breve o media durata.

Ecco l’elenco completo.

  • Affittacamere: si tratta di strutture in grado di offrire camere situate in più appartamenti, all’interno dello stesso stabile. Questi tipi di esercizi garantiscono locali ammobiliati e, spesso, altri servizi complementari all’alloggio.
  • Bed and breakfast: si tratta di attività ricettive prevalentemente a conduzione familiare, non gestite quindi in forma imprenditoriale. Agli ospiti viene offerto alloggio e colazione, in ambienti condivisi con i gestori.
  • Case per vacanze: sono alloggi per singoli o gruppi, gestiti da enti pubblici per finalità sociali, assistenziali o culturali, senza fine di lucro.
  • Unità abitative accessoriate a scopo turistico: si tratta di abitazioni arredate e accessoriate, destinate a turisti per periodi di minimo una settimana e massimo sei mesi. Non offrono servizio di ristoro alberghiero.
  • Residence: si tratta complessi immobiliari formati da numerose unità arredate e dotate di servizi autonomi. Sono gestiti in modo imprenditoriale e sono destinati ai turisti, per un numero minimo di tre giorni.
  • Ostelli della gioventù: sono strutture dedicate al pernottamento di ragazzi giovani, per periodi limitati.
  • Locande: sono strutture che prevedono camere ad accesso indipendente e hanno come attività principale la ristorazione.
  • Agriturismi: si tratta di locali per alloggio turistico, situati all’interno di strutture rurali, di proprietà di imprenditori agricoli.
  •  Foresterie: sono locali dedicati all’alloggio occasionale turistico, gestiti senza scopo di lucro. Si tratta solitamente di collegi, convitti, pensioni e istituti di culto.
  • Centri soggiorno per attività di studio: sono gestiti da enti pubblici o associazioni e organizzazioni, per l’ospitalità inerente alla formazione. Offrono attrezzature di base per lo svolgimento di attività didattiche e professionali.
  • Residenze d’epoca extralberghiere: come si evince dal nome, sono strutture ricettive caratterizzate da immobili di rilievo storico e pregio architettonico, dotati di finiture interne ed esterne d’epoca, perfette per una clientela qualificata ed esigente.
  • Rifugi per escursionisti: sono strutture aperte ai turisti passanti e posizionate in zone di interesse escursionistico, servite da mezzi di trasporto o strade.
  • Rifugi alpini: sono strutture ricettive collocate in montagna, lontane dai centri abitati. Ideali per il ristoro e il soccorso dei visitatori. Sono aperti solo in determinati periodi dell’anno, in corrispondenza delle stagioni turistiche.

Il fenomeno delle strutture extralberghiere è in ampia crescita: sempre più turisti, infatti, fanno ricadere la propria scelta su questi tipi di attività, premiando il confort che offrono e l’approccio più informale e familiare di chi li accoglie.
Le strutture extraalberghiere sono l’ideale per immergersi nell’atmosfera del posto e fare un’esperienza genuina e immersiva delle tradizioni locali.